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La ragazza di Brooklyn, di Guillaume Musso

La ragazza di Brooklyn, Guillaume Musso

Passata una certa età, un uomo non ha più paura di niente salvo che dei ricordi,

Terzo libro di Guillaume Musso che leggo e devo dire quello che mi è piaciuto di più. Dopo Angélique e Central Park, che mi sono entrambi piaciuti molto, questo La ragazza di Brooklyn è congegnato veramente benissimo, con colpi di scena e una profonda coerenza, che penso sia la caratteristica più importante e più difficile da trovare in un thriller di questo tipo. 

Tutte le esistenze, prima o poi, dovevano subire quel tipo di sisma: quel momento in cui i sentimenti diventano fiammiferi sfregati in una foresta piena di sterpi secchi. Il preludio a un incendio capace di travolgere le nostre fondamenta e di trascinarci verso l'abisso. Oppure verso la rinascita.

Il protagonista è uno scrittore, Raphaël Barthélemy, che sta per convolare a nozze con la compagna Anna Becker, dottoressa conosciuta in ospedale mentre portava il figlio Théo per un'emergenza rientrata subito. La madre di Théo se n'è andata, lasciando Raphaël solo col bambino. A fargli da baby sitter l'amico ex poliziotto Marc Caradec. Mentre si stanno godendo una romantica cena lui le chiede di svelargli i segreti del suo passato e da lì inizia “l'avventura”. Anna non è Anna, il suo passato è un buco nero, lei sparisce e per Rapahël inizia una ricerca disperata della donna che ama attraverso storie di sequestratori, violenze, tradimenti e segreti indicibili che arrivano fino alle alte sfere della società americana. E non dirò altro, visto la natura a scatole cinesi e svolte labirintiche di un thriller che lascia col fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina. 

Come sempre è scritto benissimo e i personaggi sono tratteggiati benissimo. Tutto torna, alcune cose si intuiscono, altre affatto; il finale è a sorpresa come ogni thriller che si rispetti, triste ma salvifico. Gli ingredienti ci sono tutti, la maestria nel metterli insieme anche, in abbondanza. 

Consiglio di ascoltare una canzone di Bob Dylan citata nel testo, Sara, di cui Musso dà una descrizione bellissima.

La ragazza di Brooklyn, di Guillaume Musso, La biblioteca di Repubblica-L'Espresso/ La nave di Teseo, 2016, 405 pagine. Traduzione di Sergio Arecco (il link rimanda all'edizione di La nave di Teseo, che è quella attualmente in commercio, sempre per la traduzione di Sergio Arecco) In fondo al libro si trovano la bibliografia delle citazioni interne e degli eserghi e una spiegazione di alcune parti, tratte da fatti realmente accaduti

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