E anche il senso di desolazione che ci pervade man mano che le rappresentazioni degli esseri umani che avevano accompagnato Jed Martin nel corso della sua vita terrena si disgregano per effetto delle intemperie, e vanno in pezzi, quasi a diventare negli ultimi video il simbolo dell’annientamento generalizzato della specie umana. Esse sprofondano, sembrano dibattersi un attimo prima di venire soffocate dagli strati sovrapposti di piante. Poi tutto si placa, non ci sono altro che erbe agitate dal vento. Il trionfo della vegetazione è totale. La carta e il territorio . Sembra il titolo di un saggio più che di un romanzo, mentre invece è entrambi. È un trattato di arte contemporanea inserita nel contesto sociale della Francia attuale; ma è anche un romanzo di formazione che racconta la vita e le esperienze di Jed Martin , fotografo, artista, misantropo; ma è anche un giallo, in cui a essere assassinato è uno dei tanti personaggi famosi che Jed incontra nella sua ricerca del senso della pro
... i Crespi hanno dato a un sacco di persone un’esistenza dignitosa, la fiducia di un domani migliore, un posto dove crescere i figli e invecchiare serenamente circondati dalla bellezza. Una comunità di cui sentirsi parte integrante. Non viene in mente Brunello Cucinelli e l’attività straordinaria che ha messo in piedi vicino a Perugia, con la sua filosofia di attenzione al fattore umano e culturale? A me sì, e penso che ci siano degli industriali che hanno fatto la storia del mondo del lavoro con la loro opera e la loro mentalità. Penso a Ford, a Olivetti, a Steve Jobs, ai Florio (giusto per citare un’altra famiglia letterariamente resa famosa da una saga familiare), ai Menabrea (vedi parentesi precedente). In Al di qua del fiume , Alessandra Selmi ci racconta la parabola breve ma folgorante della famiglia Crespi – in origine Tengitt, tintori, un destino scritto già nel nome –, a partire dal 1877, all’origine del sogno, fino al 1930, quando il sogno è già finito e i Crespi sono to