Tutto cambia e tutto resta uguale. Non riesco a dire se mi è piaciuto o no. Certo non ha la potenza di La famiglia Winshaw , questo è indubbio. Ma è molto migliore di altri suoi romanzi più recenti. Sottile, quasi sussurrato. Penso che Jonathan Coe – da sempre tra i miei autori favoriti – si sia, giustamente, fatto allettare dall'occasione narrativa della pandemia di Covid del 2020. Che però, da bravo romanziere qual è, utilizza solo come pretesto per fare una riflessione sul passato e presente dell'Inghilterra, sulle sue contraddizioni, sulle sue mille anime, sulla sua coscienza politica al di fuori e al di dentro del Paese. Fa parte, infatti, di una serie di suoi romanzi connessi in qualche modo e che Coe ha intitolato Unrest : Expo 58 (che mi è piaciuto poco), La pioggia prima che cada (che mi è piaciuto molto) e Io e Mr Wilde (che è commentato qui sul mio blog ). Il tempo che passa è indubbiamente il protagonista di Bournville , che si svolge nell'omonimo sobborgo
Si sbaglia sempre per troppo amore. La libreria dei gatti neri non mi era piaciuto per niente. Banalissimo, scritto di lungo, personaggi inesistenti. Però poi mi hanno consigliato di non mollare e qualcosa di Piergiorgio Pulixi mi ha convinta a non desistere. E ho fatto strabene perché questo Un colpo al cuore mi è assai piaciuto. La storia la scrivo in brevissimo: un “killer” che viene chiamato il Dentista , strappa i denti alle sue vittime, manda i video delle sue gesta sui cellulari della gente e fa processi popolari online per il classico pollice verso o recto. A indagare Mara Rais ed Eva Croce , insieme al fighissimo Vito Strega , milanese, mulatto, bello come il sole, chiacchierato e inviso alle alte sfere della polizia. Le “vittime” sono persone che hanno commesso errori giudiziari gravi, che lucrano sulle disgrazie, che commettono a loro volta atti criminosi gravissimi. Tutto ciò comporta che i ruoli vittima/carnefice si invertano, ed è qui la cosa interessante. E